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tsugumi
Utente
    
 Città: Salò
1055 Messaggi |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 15:56:12
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Ciao letto il libro sulla dieta del paleolitico.. Che ne pensate? Potrebbe essere sommata alla zona? E' abbastanza compatibile, salvo per l'avena (non consentita).. diciamo che diventerebbe una zona più ristretta.. Voi che ne pensate? Ciao
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mg80
Utente
    

Città: roma
1191 Messaggi |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 16:04:46
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Nella paleo (sempre se non sbaglio) il concetto è di utilizzare sempre come fonte di carbo la frutta e verdura..E' per cui sicuramente, a mio umile e ancora inesperto avviso, una zona piu' pulita" .
Diciamo che in linea di massima personalmente prediligevo sempre la frutta e la verdura come fonte di carboidrato (non per fissaggine ma proprio perche' adoravo queste da quando ero piccina piccina), poi ho dovuto integrare con avena\orzo perchè 11 blk tra frutta e verdura mi aumentavano il mio eterno problema di colite spastica (cmq qst sarebbe un ot quindi non approfondisco).
Scritto Da - mg80 on 28 Gennaio 2007 08:19:58 |
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tsugumi
Utente
    

Città: Salò
1055 Messaggi |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 18:23:55
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Aiuto... io ti scrivo quello che ho capito... spero giusto... mi tremano le mani sulla tastiera, non sono un'espertona navigata come voi... Mi sembra d'aver capito che: Non limita le quantità degli alimenti come la zona , ma sono a quantità libera a sensazione (personalmente non condivido la cosa xchè se per caso si soffre di fame nervosa ci si abbuffa troppo... bò mi lascia perplessa la cosa ma è un mio parere personale, non so' poi...) Come proteine utilizza carne bianca, pesce, albumi, tagli magri di carne rossa, selvaggina, sempre proteine magre ed elimina carni conservate, e ogni insaccato; I carbo sono esclusivamente da frutta e verdura a basso indice glicemico; Esclude tutti i cereali e i derivati (e qui c'è pure l'avena e l'orzo inclusi nell'esclusione); Esclude tutti i legumi; Esclude la soia e i derivati; Esclude latticini e i derivati anche lo yogurt!; I grassi sono olio d'oliva e frutta secca ma non le arachidi (penso xchè sono legumi); Si agli omega3; Ci si alimenta con le stesse più o meno percentuali di proteine, carboidrati e grassi, a occhio cercando di mantenere la giusta proporzione; Il libro è cerino e interessante e lo leggi in una giornata! Non saprei, aspetto pareri... a me sembra compatibile con la zona, magari solo per brevi periodi.. non saprei aspetto vostre opinioni.. Ciao mg80 Ciao a tutti
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stelly
Utente
  

Città: genova
289 Messaggi |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 21:59:02
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mi piacerebbe leggere questo libro mi interessa tutto ciò che riguarda l'alimentazione
si potrebbe sapere il titolo?( anche privatamente)
grazie, ciao
Carmen |
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ACE71
Utente
    

3617 Messaggi |
Inserito il - 28 gennaio 2007 : 13:26:59
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Ottima lettura tenendo presente che Paleodiet e Zona sono due regimi alimentari completamente diversi ce si basano su principi scientifici che cozzano in più punti.
In ogni caso come ho suggerito più volte prendere spunti per spostare il proprio approccio Zonico verso il "paleolitico" può fare solo che bene.
"il coraggio copre l'eroe meglio dello scudo il codardo" |
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Magnolia
Amministratore
    

Città: Roma
11364 Messaggi |
Inserito il - 29 gennaio 2007 : 17:47:08
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Vi dico come la penso io:
lettura di sicuro interesse per chiunque abbia a cuore il tema dell'alimentazione. Gli spunti di carattere scientifico suggestivi e sufficientemente credibili. Un libro che di sicuro arricchisce il patrimonio di chi vuole andare oltre le conoscenze medie in campo di alimentazione. Non a caso l'ho inserito fra i libri della nostra Biblioteca. In termini applicativi trovo la Paleodieta sostanzialmente improponibile. Per seguirla in modo corretto bisognerebbe disporre o di fonti alimentari non comuni, o di disponibilità economiche notevoli. Naturalmente ci sono poi gli "aggiustamenti" che la rendono attuabile anche dai comuni mortali con, però, non poche deroghe. Voglio dire che se da una parte vengono elencati gli effetti benefici dell'alimentazione del Paleolitico, dall'altra vengono (com'è ovvio) suggeriti una serie di accorgimenti per procurarsi alimenti quanto più simili a quelli di quell'epoca, con le inevitabili deroghe.
Per riproporre la realtà alimentare che la Paleozona persegue come ottimale bisognerebbe vivere non solo immersi nella natura, ma nella natura del Paleolitico, appunto. Ciononostante è possibile trarne spunti che possono migliorare la nostra alimentazione già piuttosto curata. Una considerazione personale che a mio avviso, però, fa la differenza fra il fatto di rispondere sì o no alla ventilata possibilità di affiancarla alla Zona: ritengo che un regime dietetico, se valido, possiede, fra le altre caratteristiche, quello di poter essere sostenuto a lungo; preferibilmente per tutta la vita. Ora, è un dato di fatto che affiancare alla nostra Zona anche alcuni criteri della Paleo significa restringere ulteriormente e in modo importante la scelta degli alimenti. E personalmente ritengo che, a parte i cultori del proprio corpo, gli atleti di un certo livello, e chi fa dell'alimentarsi una scienza esatta, per tutti gli altri sia eccessivamente penalizzante. Non dimentichiamo che passando dalla nostra tradizione gastronomica alla Zona abbiamo compiuto un passo che per molti ha significato anche una momentanea destabilizzazione. Io non chiederei troppo al nostro equilibrio emotivo e alla nostra voglia di socialità.
C'è un altro fattore: nella Paleo il discorso "quantità" è piuttosto aleatorio: il concetto di sazietà è troppo vago perché possa essere introdotto in un regime dietetico che con tutta probabilità verrebbe preso in considerazione anche da persone con problemi del comportamento alimentare. Personalmente ritengo invece che per molti la necessità di precisione richiesta dal bilanciamento della Zona costituisca un rassicurante punti di riferimento. Naturalmente il mio parere è profondamente viziato dal fatto che non potrò mai concepire l'alimentazione e il cibo come il frutto di una scelta ponderata e razionale, trascurandone tutti gli aspetti che ineriscono alla socialità, al piacere del gusto e delle percezioni sensoriali nel senso più ampio del termine. Ma per quanto mi riguarda il sacrificio per mettere in atto una Paleo necessariamente piena di deroga, non pagherebbe il sacrificio (e la spesa) richiesti.
Laura Sardi |
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